SP. FINALE – NORMANNA 2-2 (1-1) - 12^
g. ritorno - 02/04/2006
SP. FINALE: Corradino,
Mogavero, Teresi, Madonia, Longo, Caputo, Solaro, Capuana, Macaluso (74’ Martorana), Cerrito, Musotto
(94’
Cimino). All. Cinquegrani. A disp.
Lipari, Caputo C., Giambelluca.
NORMANNA:
Nuccio, Scorsone, Musotto, Cusenza (40’
Provenza), Papa, Drago, Sciarrino C., Sciarrino A., Culotta II° (66’ Di Scala), Ferro, Giardina
(85’
Bevelacqua). All. Pirajno – Simplicio. A disp. Longo, Macajone, Cusenza D.,
Culotta I°.
Arbitro: Brandi
di Palermo.
Reti: 20’(rig) e 79’ (rig) Cerrito, 45’ e 75’ Sciarrino C. .
Ammoniti:
Scolaro (F9, Papa, Provenza, Ferro (N). Espulsi:
19’
Scorsone (N), 95’
Ferro (N).
Recuperi: 1°t : 2’; 2°t : 9’.
LA NORMANNA SCIVOLA NEI PLAYOUT
Il decimo derby tra Finale e Normanna
finisce in parità,. Un 2-2 che premia il Finale in quanto il punto conquistato
permette alla squadra finalese di raggiungere la salvezza matematica, mentre la Normanna deve continuare
il calvario che inesorabilmente la sta portando ai playout. Il Finale ha
segnato con 2 rigori, entrambi messi a segno da Danilo Cerrito, ex di lusso e
cefaludese purosangue. Il primo rigore era sacrosanto visto che Scorsone ha
preso con la mano un tiro che stava entrando in porta e che ha comportato
l’espulsione del difensore cefaludese. Il secondo non è stato molto limpido in
quanto il fallo di Di Scala forse non era dentro l’area. La Normanna ha giocato
praticamente la partita in 10 uomini ed ha dimostrato quel carattere che ci
aspettavamo. Ha subito la pressione dei padroni di casa che hanno colpito anche
2 traverse clamorose, ma ha giocato di rimessa colpendo con Carmelo Sciarrino,
l’unico punto di riferimento in attacco che ha messo a segno una doppietta.
Alla fine del primo tempo Sciarrino ha colpito di testa su azione di calcio
d’angolo; al 75’
ha sferrato un tiro da fuori area che si è insaccato all’incrocio. Una partita
combattuta per l’alta posta in palio, ma in fondo corretta tra i giocatori.
Negli ultimi minuti il coro dei tifosi pollinesi verso la Normanna: “In seconda”,
come una forma di godimento per un’eventuale retrocessione della nostra
squadra, è stata la cosa più sgradevole dell’incontro.
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